Senti ascolta questo grido, sembra il pianto di un bambino, ma e l’urlo di terrore dal macello un ennesimo assassinio Il vitello terrorizzato guarda negli occhi e supplica il suo aguzzino Che sei tu che non senti Che sei tu che non vedi Che sei tu che non pensi a chi soffre e muore per te Non sopporto l’ipocrisia di chi le mani si e lavato, di chi dice la colpa non e mia: e un animale non e reato Cerchi ragioni alla tua follia Un olocausto mai condannato E sei tu che non senti E sei tu che non vedi E sei tu che non pensi a chi soffre e muore per te