Io la capisco la signora Le mancava uno come te Uno che portasse l’allegria Di sogni, d’invenzione e fantasia Io la capisco la signora Le mancava uno come te Che sapesse riparare tutto Che sapesse tutti i giochi nuovi Uno con la faccia un po’ da gnomo Che non la prenderà troppo sul serio E le insegnerà a tenere a posto I suoi strani e maledetti conti E lui lo sapeva già da sempre Che era proprio il tempo che mancava E così aveva già imparato Tutto quel che al mondo gli piaceva Io la capisco la signora Le mancava uno come te Ma non hai capito, mia signora Che a lui piaceva vivere con noi